Mancanza di programmazione non solo sull’edilizia mortuaria ma anche e soprattutto sulla gestione dei lavori pubblici come asfalto, rete idrica e fognante
CASSANO – Conferenza stampa della Commissione straordinaria a Cassano. Nessuno escluso, ma erano invitati soltanto i giornalisti. È stato inoltrato dall’Ufficio comunicazione del Comune un invito diretto alla stampa. Ma è sorta immediatamente la polemica poiché si sono presentati anche i rappresentanti delle associazioni e cittadini. Non dovevano essere lì, non perché ci fosse qualcosa da nascondere, altrimenti perché indire una conferenza stampa? Semplicemente qualche soggetto, sicuramente per eccesso di zelo, ha inoltrato l’invito a chiunque. La conferenza stampa si è tenuta dunque a porte chiuse, non per nascondere qualcosa o per escludere qualcuno, ma perché i commissari sono portati a chiamare le cose per nome e in questo caso, conferenza stampa. Superate le polemiche innestate dai soggetti pieni di zelo si è proceduto alle comunicazioni dei commissari. Il viceprefetto Mario Muccio presente alla conferenza stampa insieme agli altri due commissari Roberto Pacchiarotti e Rita Guida hanno fatto capire che badano alla sostanza e non agli annunci sensazionalistici, privi di fondamento.
«Abbiamo trovato una mancanza di programmazione nei settori più importanti – ha spiegato Rita Guida – non solo sull’edilizia mortuaria ma anche e soprattutto sulla gestione dei lavori pubblici come asfalto, rete idrica e fognante». Un caso emblematico è rappresentato proprio dalle decine di somme urgenze firmate in passato. È stato calcolato che in media, negli ultimi tre anni pre-gestione commissariale, sono stati spesi un milione e trecentomila euro annui per servizio di autospurgo esterno e per gli affidamenti in somma urgenza per le riparazioni di rete idrica e fognaria. «Oggi passando Consip e il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione – dice ancora la Guida – spediamo meno della metà ogni anno. Abbiamo anche messo su una squadra manutentiva specifica e comprato l’autospurgo. Non solo, al nostro arrivo abbiamo visto che lavoravano sempre le solite quattro-cinque ditte come se le altre non volessero lavorare con l’Ente. Ora col Mepa scopriamo che col Comune lavorano tante ditte di cassano e anche di fuori città. Alla mancanza di programmazione si univa poi la distrazione di somme a specifica destinazione come i soldi ricevuti da Syndial per il danno d’immagine derivato dall’interramento delle ferriti di zinco». Soldi che dovevano servire ad altro e, invece, per come è emerso ieri venivano usati per la gestione ordinaria dell’Ente.