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Mare giallastro? Niente paura: è polline di pinacee

Per spiegare la natura del fenomeno interviene il dottor Emilio Cellini, direttore del Centro regionale strategia marina dell’Arpacal

 

JONIO – Nel weekend con temperature altissime, molte sono state le persone che hanno deciso di trascorrere delle giornate al mare. Ma sono stati tantissimi i contatti social e telefonici dell’Arpacal, ma anche delle competenti Capitanerie di Porto della costa jonica calabrese, che sollecitavano chiarimenti in merito alla presenza di una lunghe strisce gialle nastriformi lungo i litorali calabresi.

Per spiegare la natura del fenomeno interviene il dottor Emilio Cellini, direttore del Centro regionale strategia marina dell’Arpacal, che conferma come l’analisi di laboratorio del campione di questa sostanza galleggiante confermi la presenza di polline di pinacee.

«Per quanto spiacevole alla vista e al tatto – spiega Cellini – il fenomeno non è collegabile a inquinamento, ma alla struttura microscopica del polline di pino, che presenta due sacche aeree (tecnicamente dette vescicole anemofile) utilizzate per favorire lo spostamento in aria. Proprio per le sue dimensioni (è uno dei pollini più grandi) il polline delle pinacee si aggrega ed essendo idrofobo galleggia sulla superficie del mare. Il gioco dei venti e l’azione delle correnti – precisa ancora Cellini – contribuisce all’aggregazione dei granelli in grosse chiazze, segnalate sotto costa in tutto il Mar Ionio e Tirreno, che possono essere scambiate per sversamenti di altra natura o incorporare al loro interno altri oggetti galleggianti».

Niente paura e buona estate.