Da demolire a Crosia le strutture che impediscono ai bagnanti di accedere alla spiaggia
CROSIA (CS) – Le opere abusive realizzate su un terreno privato che impediscono di fatto l’accesso alla spiaggia ai bagnanti e ai pescatori sul lido Centofontane di Mirto vanno rimosse, l’ordinanza di demolizione emessa dall’ufficio urbanistico municipale è legittima. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo della Calabria accogliendo a pieno le tesi dell’avvocato Oreste Morcavallo, difensore del Comune di Crosia, contro il ricorso presentato al Tar dai signori Natale Curia e Giuseppe Murrone, rigettato in tronco. Violazione dell’articolo 16 del codice della strada e non rispetto del vincolo paesaggistico, questi gli abusi evidenziati dal giudice della seconda sezione.
È quanto si legge nel dispositivo emesso dalla seconda sezione del Tribunale amministrativo della Calabria, presieduta dal giudice ed estensore Nicola Durante, e pubblicato lo scorso mercoledì 12 giugno 2019. Il tribunale di Catanzaro non ha evidenziato alcun abuso da parte degli uffici comunali. L’ordinanza di demolizione del manufatto, che rappresenta un’occlusione alle aree di accesso al mare con enorme disagio per la collettività, è perfettamente legittima e sarà eseguita dal Comune nei termini di legge. Sulla questione, inoltre, è intervenuto anche il tribunale penale che, dopo averla posta sotto sequestro, ha dissequestrato l’area consentendo di fatto la demolizione dei manufatti realizzati abusivamente.
Sempre in località Centofontane, inoltre, il Comune ha adottato un’altra ordinanza di demolizione relativa ad altre opere ricadenti nella stessa area oggetto della sentenza del Tar, per effetto della quale anche degli altri manufatti abusivi dovranno essere smantellati non essendoci alcun impedimento rispetto al provvedimento emesso dal municipio. Insomma, l’attività del comune è pienamente legittima e dimostra la finalità perseguita dall’amministrazione di vigilare sul territorio e sanzionare gli abusi.