L’uomo è stato rintracciato dopo circa cinque giorni di ricerche a Corigliano grazie all’ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia
CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Accusato di aver stuprato il figlio si era nascosto per scongiurare l’arresto. Da sabato aveva trovato rifugio tra i boschi cercando di far perdere le proprie tracce. Rintracciato ed ammanettato dovrà ora rispondere di violenza sessuale aggravata. Si tratta di un pastore 55enne pluripregiudicato identificato questa mattina all’alba dai carabinieri dalla Compagnia di Corigliano Calabro con l’ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’ufficio Gip del Tribunale di Castrovillari. La misura scaturisce dalle indagini svolte dai militari della stazione di Corigliano Calabro Centro a seguito della denuncia sporta da un quindicenne nei confronti dell’uomo già gravato da una serie di reati che vanno dalla detenzione di stupefacenti, rapina, evasione, alle minacce e lesioni. Indagini condotte a stretto giro e portate a termine in meno di una settimana dai carabinieri della Compagnia di Corigliano attraverso gli accertamenti medici del caso che hanno portato a confermare gli atti sessuali che il giovane era stato costretto a subire dal padre.
Percepito il pericolo di essere raggiunto dalle forze dell’ordine da sabato il 55enne aveva lasciato la propria abitazione per darsi alla macchia. Riconosciuto responsabile di violenza sessuale aggravata, per aver costretto il figlio minore con più azioni esecutive, mediante violenza e minaccia, con abuso di autorità, ad assecondare le proprie perversioni il pastore è stato raggiunto e tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa di giudizio. La particolare morfologia del territorio ha reso particolarmente difficile raggiungere il pastore pregiudicato che si era reso irreperibile andando a vivere in un rudere tra le campagne coriglianesi di Piana Caruso, in cima ad un percorso collinare impervio e scosceso. Zone in cui in passato si sono smarriti diversi escursionisti e dove l’uomo è stato rintracciato grazie al contributo fondamentale dei Carabinieri Cacciatori di Calabria. Militari specializzati in attività di ricerca proprio in ambienti difficoltosi da raggiungere, che si sono mimetizzati tra la vegetazione e hanno osservato i movimenti del soggetto per poi immobilizzarlo e trarlo in arresto.