La signora è stata assolta dopo aver eseguito diversi acquisti con una carta di credito di cui era stato denunciato lo smarrimento
MIRTO CROSIA (CS) – La Corte d’Appello di Catanzaro ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di F.G., residente a Mirto Crosia, accusata di aver utilizzato carte di credito altrui per effettuare spese proprie. Accolte le tesi degli avvocati difensori Provino Meles e Raffaele Meles del Foro di Castrovillari. La vicenda nasce dalla denuncia di smarrimento della carta di credito da parte di una donna che, in attesa del blocco del conto, aveva ricevuto diversi sms da parte della Banca che la informavano di spese effettuate con la stessa carta di credito presso attività commerciali di Cosenza.
I Carabinieri di Bisignano, che hanno condotto le indagini, avevano acquisito informazioni presso gli esercizi commerciali nei quali erano stati effettuati gli acquisti, risalendo così all’identificazione dell’imputata che, agli sportelli, aveva anche rilasciato il proprio documento di riconoscimento. Il procedimento sfociò nel processo di primo grado celebratosi dinanzi al Tribunale di Cosenza, che ravvisò la penale responsabilità della donna condannandola alla pena di mesi 6 di reclusione, oltre al pagamento della multa e delle spese processuali. La sentenza di primo grado, ritenuta viziata dalla difesa, è stata impugnata dinanzi alla Corte d’Appello sotto vari profili, mettendo in rilievo la mancanza di una prova certa circa la effettiva responsabilità dell’imputata. I Giudici di secondo grado, accogliendo totalmente l’appello proposto, hanno assolto la donna.