La decisione s’è resa necessaria perché nel Comune di Cassano è presente un’area rientrante nel piano Sin insieme a Cerchiara e Crotone
CASSANO ALL’IONIO – Il comune avvia le procedure utili ad accertare l’inquinamento delle falde acquifere in località Lattughelle di Sibari per evitare un conseguente danno alla salute umana e all’ambiente.
Dall’Ente ritengono opportuno che il settore competente proceda ad avviare, presso gli uffici competenti, a partire dall’Arpacal, tutte le procedure atte a rilevare e/o escludere l’eventuale inquinamento delle falde acquifere onde evitare un conseguente danno alla salute umana e all’ambiente, mediante accurati esami di caratterizzazione ed esami immunologici. La decisione s’è resa necessaria perché nel Comune di Cassano è presente un’area rientrante nel piano SIN (Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche) insieme a Cerchiara e Crotone e, da corrispondenza assunta al protocollo a luglio, è stata data notizia di un deposito di ferriti in località Lattughelle di Sibari e di un decreto di sequestro di circa trentamila metri quadrati di terreno.
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 giugno 2016 è stato nominato un commissario straordinario per la realizzazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) di “Crotone – Cassano – Cerchiara”. Allo stato, però, si è in attesa della nomina da parte del Ministero dell’Ambiente del nuovo commissario. Ma, viste le diverse segnalazioni pervenute in ordine alla questione della contaminazione del sito di Lattughelle, della pericolosità per la salute e l’incolumità pubblica e della possibile connessione causale tra il predetto sito inquinato e le patologie oncologiche riscontrate nella popolazione residente in tale zona secondo il V Rapporto del Progetto Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale Territori ed Insediamenti Esposti a Rischio di Inquinamenti) s’è deciso di agire in questa direzione.
Nel 2001 il Ministero dell’Ambiente la dichiarò sito di interesse nazionale (Sin) e dispose la bonifica. Nel 2008, l’inchiesta Black mountains della Procura della Repubblica di Crotone portò al sequestro preventivo di molte aree del Crotonese rese discariche abusive di rifiuti pericolosi provenienti dalla ex Pertusola Sud. 350mila tonnellate di questi rifiuti erano stati utilizzati come materiale edile altamente cancerogeno per l’edificazione di strutture pubbliche tra cui scuole, alloggi popolari e persino la questura e le banchine del porto. In seguito a una inchiesta della procura di Castrovillari e della guardia di finanza era emerso che discariche abusive erano state realizzate anche lontano da Crotone. Proprio come nel caso dei terreni di località torrente Sciarapotolo (Cassano all’Ionio) e di località Massaria Chidichimo (Cerchiara Calabra). Entrambe, però, furono dichiarate bonificate dall’Arpacal nel 2016. Ecco perché questo aumento di tumori nell’Alto Jonio continua a non tornare.